La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)
conoscèvano ancora qual'altra belva l'uom fosse: la lepre, scampando il lupo, salvàvasi al cacciatore; gli uccelli pigliàvano le mortìfere canne
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aguzzini, scorgèvano i fabbri delle armille ingegnose di cui portàvano ancora le lividure, o i pensatori, Falàridi per filantropìa, di quelle càrceri mute
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(come Noi forse eravamo di questa) o l'incontrollàbil passione; e, più ancora, pensando che - data la pena - quella di morte, sarebbe stata o troppa o
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bujo ancora del sonno, a trovarsi, dopo le imaginate lusinghe di una libertà senza fine, misurata la vista e il respiro, il piede tra i ceppi, e tra i
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barba. - Mare ancora. - Sempre mare? - No - disse Gualdo con un lieve sussulto - havvi una terra ... grande ... - Al pari di questa? - Assài più ... molto
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, aumentando il delitto: nè io più chiesi, esigetti; non più esigetti ... gli tolsi ... Mi ameresti tu ancora? - Trasalì la fanciulla; pur disse